LA ROTTA
DOVE ANDIAMO
La rotta che percorreremo è il classico giro del mondo ai tropici con la libertà di variare le destinazioni in base a scelte personali, condizioni meteoreologiche e situazioni politiche e sociali (non tutti i paesi sono visitabili) tenendo presente che la scelta dei periodi è condizionata dai cicloni che tormentano le aree tropicali durante l’estate locale.
La rotta classica è quasi sempre la stessa: si parte in direzione di Gibilterra, poi via alle Canarie, o meno frequentemente a Capo Verde, e da qui il primo grande salto dell'oceano Atlantico trasportati dall'aliseo per arrivare ai Caraibi.
Dai Caraibi si entra in Pacifico attraverso lo spettacolare passaggio del canale di Panama: due o tre giorni di viaggio attraverso chiuse e laghi.
Da qui, dopo una sosta alle Galapagos, la lunga traversata che porta alle isole Marchesi, la propaggine orientale della Polinesia Francese e dare fondo nella baia delle Vergini dopo quasi un mese di navigazione in pieno oceano deve essere un emozione davvero indimenticabile.
Dalle Marchesi ci sono 4000 miglia per arrivare in Nuova Zelanda. Tanto mare costellato da una miriade di isole e arcipelaghi fantastici: Tuamotu, Samoa, Tonga, Cook, Fiji.
In Nuova Zelanda si arriva quando inizia la stagione dei cicloni nel Pacifico e si riparte verso la Nuova Caledonia per poi dirigersi più a nord verso l'Indonesia; qualche tappa in estremo oriente per poi iniziare la traversata dell'oceano Indiano.
Arrivati nel golfo di Aden, comincia la faticosa risalita controvento del mar Rosso che portana a Suez e quindi in Mediterraneo.
Ed ecco fatto: il giro del mondo!
La rotta classica è quasi sempre la stessa: si parte in direzione di Gibilterra, poi via alle Canarie, o meno frequentemente a Capo Verde, e da qui il primo grande salto dell'oceano Atlantico trasportati dall'aliseo per arrivare ai Caraibi.
Dai Caraibi si entra in Pacifico attraverso lo spettacolare passaggio del canale di Panama: due o tre giorni di viaggio attraverso chiuse e laghi.
Da qui, dopo una sosta alle Galapagos, la lunga traversata che porta alle isole Marchesi, la propaggine orientale della Polinesia Francese e dare fondo nella baia delle Vergini dopo quasi un mese di navigazione in pieno oceano deve essere un emozione davvero indimenticabile.
Dalle Marchesi ci sono 4000 miglia per arrivare in Nuova Zelanda. Tanto mare costellato da una miriade di isole e arcipelaghi fantastici: Tuamotu, Samoa, Tonga, Cook, Fiji.
In Nuova Zelanda si arriva quando inizia la stagione dei cicloni nel Pacifico e si riparte verso la Nuova Caledonia per poi dirigersi più a nord verso l'Indonesia; qualche tappa in estremo oriente per poi iniziare la traversata dell'oceano Indiano.
Arrivati nel golfo di Aden, comincia la faticosa risalita controvento del mar Rosso che portana a Suez e quindi in Mediterraneo.
Ed ecco fatto: il giro del mondo!
Se vuoi approfondire qui trovi il file KMZ per vedere la rotta su Google Earth
rotta_giro_del_mondo_a_vela.weebly.kmz |
Se vuoi maggiori informazioni o se hai un idea da suggerire
I grandi viaggi hanno questo di meraviglioso, che il loro incanto comincia prima della partenza stessa. Si aprono gli atlanti, si sogna sulle carte. Si ripetono i nomi magnifici di città sconosciute.
- Joseph Kessel
- Joseph Kessel